Vi presento la copertina

e vi presento i
Personaggi e comparse in ordine di apparizione sulla scena dei troppi misfatti.
Sarti Antonio, sergente, questurino in quel di Bologna
Rosas, il talpone che ne sa più di Sarti Antonio (e ci vuole poco)
Raimondi Cesare, ispettore capo e superiore del mio questurino
un compagno di lotta di Rosas, ma siamo nel ’77
Felice Cantoni, agente, guida l’auto 28 con la perizia di Stirling Moss e se non sapete chi era Stirling, vuol dire che siete vergognosamente giovani
signora che chiude in casa i ladri
Settepaltò, uno che vive con dignità la sua miseria e il suo altruismo
Vetturina, un’ex bella di notte
un’altra ex bella di notte
la Biondina, una bella di notte ancora per qualche anno
due ragazzi che facevano l’amore sotto i portici
una sagoma con la rivoltella in tasca, una delle tante
Elena, signora sui trentacinque, manonlidimostra, piuttosto bella e gentile, prego accomodatevi e un sorriso di quelli che non si dimenticano. Il marito le ha regalato villa Rosantico, sui colli bolognesi
Guido l’armadio, di cognome fa Gladrò, uno grande e grosso e con una folta chioma scura nonostante l’età
Bastiani, cavalier Roberto, titolare dello stabilimento di acque minerali e marito della piuttosto bella e gentile Elena
Quintale, proprietario di uno storico motofurgone Guzzi E.R. del 1938. Dà una mano a settepaltò quando ci sono trasporti pesanti
Poli Ugo detto lo zoppo, vice ispettore aggiunto
Cinno e Poldo, due giovani che volevano diventare campioni di calcio. E chissà quali erano i loro veri nomi
Gianluca Stefanetti ovvero l’uomo con la vestaglia, individuo ambiguo di professione regista teatrale.
Fantuzzi, collega di Sarti Antonio
il Dottore, un giovanotto di Cirò che non è dottore
l’uomo con il fucile, che parla arbëreshe
Tano, albergatore premuroso, chissà perché
Ziraffè, un vecchio contorto e secco come il tronco di un ulivo secolare
Salvatore, suo nipote, diciassette anni e un futuro in serie A
Spazzola, un tipo tranquillo
Loretta, una ragazza disperata e suicida
partigiani della 63ª Brigata Garibaldi
Walter Reder, maggiore delle SS, monco, boia e tornato, per grazia di un politico e squallidi interessi internazionali, uomo libero
Elvira, una madre
Guston al barcarôl di Casteldebole
Brunello Valenti, veterinario.
Sono troppi?
Me lo direte quando avrete letto.
Buon viaggio a tutti.
PS. A proposito: è in libreria dal 21 maggio dell’ anno del signore 2019.
Caro Loriano, sono una tua lettrice e da tempo seguo le vicende del tuo ispettore Sarti Antonio. Ho appena finito di leggere DELITTI SENZA CASTIGO e ti voglio ringraziare, di cuore, per le pagine che mi hanno commossa profondamente, quelle sulla battaglia di Casteldebole, su Fra Diavolo e la sua mamma Elvira, su quel pugno di ragazzi che sono morti un giorno di ottobre del 1944 sul greto del fiume Reno per la nostra libertà. Grazie per ricordarci quei giorni, anche ora che sempre più spesso c’è chi mette in discussione la Resistenza, insultando chi, con il suo sangue, ci ha dato onore e libertà.
Non posso che ringraziarti, cara Mirella, per leggermi e per essere con me fra le pagine della nostra storia.
loriano
Cara Isabella, non so come ringraziarla. Per uno scrittore, parole come le sue sono indispensabili per continuare.
Loriano
Caro Loriano grazie per esserci.
Lei è l’autore che amo di più in assoluto. Grazie perché i suoi romanzi ricordano – e c’è sempre più bisogno purtroppo – di non dimenticare. Saluti e grazie ancora
Caro Loriano mi è piaciuto,bello e sano come una scrollatina amicale che ci toglie dall’intorpimento fisico e mentale dei nostri tempi troppo svagati e di memoria corta! Mi sono commosso per Fra Diavolo e la madre Elvira,il loro destino l’ho sentito sulla pelle. Grazie e complimenti Loriano. Saluti,Aldo.
Ho dei lettori eccezionali, caro Aldo.
loriano
ciao Loriano. Ho appena finito di leggere “delitti senza castigo”, Complimenti per la storia, per la scrittura e per come sei riuscito ad infilarci una lezine di storia. Saluti. Roberto
Ti ringrazio, Roberto, per apprezzare il mio lavoro. Per questo prometto che cercherò di fare meglio al prossimo romanzo.
Ciao.
loriano
Loriano
Grazie di cuore per le finestre che apri sulla nostra storia …per non dimenticare..
È bellissimo …
Grazie, Cristina, per leggere in generale e, in particolare, per leggere i miei romanzi. Mi emoziona la tua definizione “bellissimo”.
lor.
Caro Loriano, l’ho appena comprato e di prossima lettura. Ti chiedo se ci puoi dire se lo presenterai e dove,se hai già un calendario di date.Sul sito Einaudi alla voce appuntamenti con gli Autori purtroppo non ci sei. Ai tuoi affezionati fan faresti un regalino? Grazie,saluti. Aldo
Spero ti piaccia, caro Aldo.
Ecco qui alcuni appuntamenti:
– 15 giugno Trebbo di Reno Bologna: via Lame 182/a, centro di lettura.
– 21 giugno Ferrara: l’incontro si terrà a partire dalle ore 18 in un B&B
Alkimia, in via Borgo dei Leoni 122, Ferrara.
– 22 e 23 giugno Viterbo: non so ancora dove
– 24 giugno, piazza Verdi a Bologna, ore 20,30.
– 6 e 7 luglio Zocca Noir , Zocca (Modena), sede del municipio.
– 20 luglio Scascoli (Bologna): piccolo e bellissimo borgo in comune di
Loiano.
– 18 agosto Rifugio Mugello: COOP. ISCHETUS – Rifugi del Mugello.
Ciao.
loriano
Dimenticavo, spero che Bologna abbia intitolato una via a Fra Diavolo e una via a Bolero così come è stato per il compagno Caraton.
Mi ero riletto “Una partita fuori casa”del 1991 convinto di trovarvi qualche anticipazione prima della lettura del nuovo romanzo.Questa nuova è proprio un’altra storia. Ero a conoscenza dell’eccidio di Casteldebole . Mi erano sconosciuti Fra Diavolo Bolero e le loro sorti. Adesso non escludo di approfondire. Per i” mancati castighi ” pazienza ,stavolta l’obbiettivo era rinfrescare la memoria…. alla prossima… bravo LORIANO !!!! MAURO di ascoli piceno
Caro Loriano, l’ho appena finito, divorato in due sessioni di lettura.
Ritengo sia il più bello che tu abbia scritto di Sarti, sarà anche per i tempi che corrono (mala tempora …): i fatti che hai ricordato servono a tener viva la memoria e rammentare dove stavano e stanno il bene ed il male, in un momento in cui tutto si vorrebbe scordare ed omologare.
Al prossimo!
Caro Gino, ancora un paio di lettere come la tua e quella di Valeria e mi convincerò di essere un importante scrittore.
Ciao.
loriano
Buongiorno Loriano! ( mi permetto di darti del tu, anche se mi viene difficile) ti ricordi che le scrissi che mio padre è di vicino Cirò? Bene, anche lui parla arbereshe, ma giuro che non è lui l’uomo col fucile… Ancora non l’ho letto ma sarà sicuramente bello, all’altezza degli altri racconti. A presto
Già letto!!!!
Grande Macchiavelli, sempre vivo lo sdegno contro nazisti, fascisti e soprattutto “ben pensanti” di corta memoria.