Una bella mattina che mi sembra fosse del 1931, a Milano s’intitolò una strada ad Arnaldo Mussolini, una laterale di via Moscova.
Passò la notte e il mattino dopo, in bei caratteri di vernice nera e sotto la nuovissima targa che riportava VIA ARNALDO MUSSOLINI un nostalgico della Libertà perduta aveva scritto: VIA ANCHE SUO FRATELLO.
Ci abbiamo messo un bel po’ d’anni e di morti, ma ci siamo riusciti.
Adesso c’è chi vuole intitolargli un parco all’onesto galantuomo.
Spero che esista ancora qualche anelito di Libertà in questo paese che non si vergogna più di nulla e che qualche nostalgico delle libertà perdute trovi l’abbinamento giusto per quello che potrebbe diventare il parco Arnaldo Mussolini.
Oppure, oltre alle libertà, stiamo perdendo anche il senso della tragedia?