“La pazienza è finita” dice il sindaco di Trieste riferendosi a chi non si vaccina. Cioè a chi non la pensa come lui. E parla di disertori e di fucilazioni.
Siamo sulla buona strada: avanti così.
Mi ricorda un signore (si fa per dire) che dal balcone di piazza Venezia, in quel di Roma, tuonava “Abbiamo pazientato quarant’anni. Ora basta!” Solo che lui, quel tale pelato e dalla mascella volitiva, il fucile lo ha fatto imbracciare sul serio. Agli altri, naturalmente. Lui sbraitava dal balcone e ha fatto più male dei fucili.
Io non so se ho fatto tutte le vaccinazioni previste dal piano di salvezza ed emergenza nazionale. Ormai ho perso il conto, ma spero di sì. Mi dispiacerebbe finire la vita davanti alla canna di un fucile per una scelta sbagliata. O per aver perduto il conto.
Il mio prossimo romanzo La stagione del pipistrello (il titolo dovrebbe essere definitivo) si occupa di gente che ha perso la pazienza.
Un po’ di pazienza e potrete leggerlo.
macchia.
strana e surreale questa situazione che viviamo a causa di questo fottuto virus, temo che si perda il senso della misura in tutti e due gli schieramenti(pro o contro i vaccini e il green pass).
uno spettacolo triste e indecoroso……
Attendo ,trepidante, di leggere il nuovo libro!