aiuta gli audaci, mentiva uno slogan latino, poi (ab)usato in cupi tempi andati. Eppure noi italiani, che non siamo particolarmente audaci, abbiamo una fortuna sfacciata. L’ho appreso stamattina.
Ero al bar per il giornale e il caffè. Sul tavolino c’era Il Resto del Carlino e ho cominciato a leggere il fondo a firma Michele Brambilla: Mario Draghi, sostiene costui, “Diventa presidente del Consiglio e arrivano finalmente i vaccini. Insedia il suo governo e fra le prime cose da fare c’è la gestione non di nuove tasse ma di nuovi investimenti: arrivano infatti anche i soldi dell’Europa. Poi arrivano gli europei di calcio e l’Italia (…) vince (…) Domenica due medagli d’oro, ieri l’argento…“
Che dire davanti a questa favorevole congiunzione astrale? Non ho parole. Ho una speranza: che nessuno ci tolga il Sole Mario Draghi che ci illumina e ci irrora della fortuna della quale è stato dotato da chissà quale misteriosa divinità.
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il migliore
Il Migliore di oggi mi fa rimpiangere il Migliore degli anni ’60. Volete mettere?
Con il recupero della Fornero DOVREBBE essersi completata la Restaurazione.
Nel governo dei Migliori c’è bisogno di qualcuno che pianga oneste e calde lacrime sulle leggi approvate dal parlamento. Nessuno meglio della Fornero.
Scrivo DOVREBBE perché pare che il Migliore avesse in mente anche il recupero del divo Giulio e del Picconatore Cossiga. Purtroppo non li ha trovati a casa.
Sarebbe stato un colpo degno del Migliore: un ex sette volte capo del governo e un ex presidente della Repubblica nel governo dei Migliori accanto al Migliore dei Migliori. Il campionato del mondo? Non ce n’è per nessuno. Roba nostra.
Diamogli un altro po’ di tempo. Non bisogna disperare: i Migliori, se ci si mettono, fanno anche miracoli.
Una volta tanto
voglio chiamare le cose con il loro nome: continuano a prenderci per il culo e noi continuiamo a credere che le tasse le paghi anche il famoso 5% dei più ricchi al mondo.
G 7: Storico accordo per una tassa globale su multinazionali. 15%.
Bene, io non sono contento di questo storico accordo perché so che quel 15% lo pagheremo noi che usiamo le multinazionali continuando ad aumentare la loro ricchezza. Di quel 15 non un centesimo uscirà dalle loro casse. Uscirà dalle nostre. Prima o poi finiranno. Speriamo presto.
ancora su 8
Risposta a Massimo che mi ha scritto a proposito di 8 indagini ritrovate per Sarti Antonio e che forse può interessare anche altri lettori.
La lettera di Massimo: Buongiorno signor Loriano, in cosa differiscono, dagli originali, i racconti “Io sono un illegale” (non inedito ma in “E a chi resta arrivederci”) e “Come cavare un ragno dal buco” (completa e non parziale?) ?
Intanto grazie Massimo per leggere i miei racconti. Vero, Io sono un illegale è stato inserito nell’antologia E a chi resta, arrivederci (2013) con miei racconti e racconti di Sabina. Purtroppo non mi sono ricordato di avvertire i curatori che il racconto non era inedito. Mi scuso con loro e con i lettori, ma una valida motivazione ce l’ho. Sul mio computer ci sono le due versioni. La prima (quella inserita nell’antologia) porta la data d’inizio del 24 ottobre 2005 e l’ultimo salvataggio il giorno successivo 25 ottobre 2005, 10.034 battute. Nelle note c’è scritto: “Racconto a caldo sullo sgombero dei baraccati lungo il Reno del 21 ottobre 2005. Per la rivista Avvenimenti”. La rivista Avvenimenti non lo pubblicò e il racconto finì nel solito cassetto dal quale riemerse in occasione dell’antologia con Sabina, ma il ricordo lo considerava ancora nel cassetto.
La seconda versione porta la data del 6 febbraio 2018 con 10.352 battute. Onestamente non ricordo cosa io abbia modificato, aggiunto o tolto dalla prima versione né perché lo abbia fatto. Neppure ricordo se quello riportato in 8 indagini ritrovate per Sarti Antonio sia la prima o la seconda versione.
Quanto a Come cavare un ragno dal buco, la differenza dell’edizione in romanzo con il racconto sta solo nei bellissimi disegni in bianco e nero che Otto Gabos preparò appositamente per l’edizione illustrata. La lettura non è, quindi, intervallata delle immagini. Due modi per godere della lettura, ammesso che leggere i miei racconti sia un piacere.
loriano
8 (otto)
Da giovedì 6 maggio è in libreria la raccolta di racconti 8 INDAGINI RITROVATE PER SARTI ANTONIO. I giovanotti della SEM (la casa editrice) hanno fatto un buon lavoro e li ringrazio. Un buon lavoro lo hanno fatto tutti, per la verità, in particolare i due curatori del volume, Massimo Carloni e Roberto Pirani che hanno frugato nel mio passato per scovare storie scritte chissà quando e chissà perché. Ancor più bravi in quanto sono riusciti a dare risposte al “chissà quando” e al “chissà perché”.
Li ho riletti gli 8 racconti. Bravino anch’io. La constatazione del “bravino anch’io” mi ha amareggiato. Temo di aver perduto un po’ di smalto. Poi mi sono consolato: ha perduto smalto anche Miguel de Cervantes Saavedra. Poi si è ripreso e ha finito in bellezza, Vedremo nei racconti che scriverò oggi o domani.
Valga per consolazione che anch’io, come don Chisciotte, ho fatto tante fesserie ma non vorrei essere giudicato uom da bassezze e da vigliaccherie.
Per quante, don Chisciotte, fesserie
vi tengano il cervello scombinato,
da nessuno sarete giudicato
uom da bassezze e da vigliaccherie.
(dal sonetto A don Chisciotte della Mancia, di Miguel de Cervantes Saavedra).
Macchia