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Questa sezione è dedicata alle notizie su Loriano Macchiavelli, oltre a segnalazioni, idee, progetti scritti di suo pugno. Seguitelo.

Guccini, Macchiavelli e Fois al teatro Manzoni Bologna

Ingresso gratuito fino ad esaurimento posti.

Evento in collaborazione con Librerie.coop Ambasciatori.

www.tempodaelfi.it

 

ANCORA A PROPOSITO DI TEMPO DA ELFI.

Succedono strane cose nel mondo virtuale.
Per esempio, l’elfo Riccardo Clemente (chi rappresenti lo leggerete in calce alla sua elettromissiva) scrive questa commento al romanzo Tempo da elfi, uscito da pochi giorni e scritto da Francesco  e dal sottoscritto. Lo intitola INFAMANTE e lo trovate su Amazon, nello spazio dedicato al nostro romanzo.

Come Elfo, ed anche come Presidente della rete Italiana dei villaggi ecologici sento che questo libro è incredibilmente diffamatorio!!!!!
Nel suo trailer parla di gente con la scabbia, di cani malnutriti. Ma quando? Forse 20 anni fa?
Ma si è preso la briga di venirci a visitare?
Lei parla e scrive di una realtà con 36 anni di storia, senza essersi preso la briga di consultarci, usando il nostro nome è raccontando storie che sarebbero i brividi a chiunque. La realtà degli Elfi, di cui sono enormemente orgoglioso, è una storia di un modello di società alternativo, basato sul cerchio e l’uguaglianza tra i suoi membri, dove c’è una creatività ed arte invidiabile a molti. Gli Elfi si stanno prodigando nel portare questo messaggio attraverso la rete italiana ed il GEN ( Global Ecovillage Network) nei vari ecovillaggi europei.
Nella comunità si svolgono workshops Di comunicazione non violenta, si pratica il parto naturale, c’è una scuola familiare per i bambini.
E lei sputa sentenze su di noi?
Vergogna.
Riccardo Clemente
Copresidente della RIVE.

Preoccupato per quanto letto, mi sono chiesto che accidenti avesse pubblicato l’editore e ho riletto il romanzo. Non ho trovato elfi con la scabbia né cani malnutriti. Non ho trovato elfi maltrattati e malgiudicati, non ho trovato sentenze sputate o da sputare. Ho trovato, invece, un grande rispetto per le scelte degli elfi, per il merito di aver ripopolato i borghi di montagna abbandonati da anni, per le loro abitudini e per il loro prezioso lavoro a salvaguardia della nostra montagna, per i bambini che tornano a correre sui sentieri dell’Appennino, come faceva un tempo il Guccini Francesco consumandoci i sandali nuovi.
Per informazione dell’elfo Riccardo: abbiamo, Francesco e io, visitato loro villaggi, intervistato molti elfi trovando una disponibilità rara per i nostri tempi.
Allora, elfo Riccardo, VERGOGNA di che?
La vergogna che lei ci invita a provare, la rimando al mittente con questa aggiunta: non sarà che lei ha letto un altro romanzo? Dia una controllata al titolo e agli autori.

Un’altra elettromissiva, sempre su Amazon. Questa, per fortuna, molto più garbata e riflessiva ma che merita una risposta.
Il titolo: bello (grazie), assolutamente consigliato ma…
Elena il 24 settembre 2017
trama avvincente, descrizioni bellissime e spesso molto poetiche. personaggi con gran carattere, veri, umani, solo una cosa mi lascia perplessa: alcune descrizioni sono state riprese quasi fedelmente dal primo romanzo, una scelta che mi sta dando un po’ da riflettere…

Cara Elena, nei romanzi seriali i personaggi ricorrenti e le descrizioni di luoghi, anch’essi ricorrenti, vanno riproposti per i lettori che li incontrano per la prima volta. Francesco Guccini e io abbiamo deciso di riproporli come li abbiamo presentati nel primo romanzo (nel caso, Malastagione, Mondadori, 2011). Non lo facciamo per scrivere meno, Elena. Lo facciamo per ricordare anche ai lettori affezionati che quelli erano i personaggi e i luoghi che già hanno conosciuto nei romanzi precedenti. Usare le stesse parole (quasi), facilita il ricordo.
Ti ringrazio per leggerci e per l’attenzione che ci metti.
Al prossimo romanzo.
Macchia.

https://www.facebook.com/GiuntiEditore/videos/1604322746287375/

Tempo da elfi – Romanzo di boschi lupi e altri misteri

Due spari nel bosco. Le impronte di un lupo. Una ragazza selvatica. Nemmeno in montagna si può mai stare tranquilli…
Tempo da elfi” è il titolo del nuovo libro in uscita il 13 settembre 2017 per i tipi dell’editore Giunti, nella collana Scrittori Giunti, terzo capitolo della saga dell’ispettore dei carabinieri forestali Marco Gherardini detto Poiana.
Il sottotitolo recita: Romanzo di boschi, lupi e altri misteri, quindi ambientato ancora una volta sulle montagne dell’appennino tosco emiliano. Lo si può già prenotare cliccando qui: Tempo da elfi – Giunti editore

Loriano sarà a Mantova  per la ormai celebre kermesse “Festivaletteratura 2017” (clicca sul logoFestivaletteratura 2017 per vedere il sito con il programma) il 9 settembre assieme a Carlo Lucarelli e il 10 settembre con Francesco Guccini, se Francesco si sentirà abbastanza in forma per confermare la sua partecipazione.
In caso contrario nessuno dei due ci sarà, con grande dispiacere di tutti. A cominciare dai due autori.

Ed ecco la copertina interattiva di “Tempo da elfi” da sfogliare mettendo la punta del mouse sul lato destro dell’immagine :

Da Francesco e Loriano… Buona lettura !

Loriano Macchiavelli e Francesco Guccini

III Edizione Zocca Noir

Tutti a Zocca (MO) il 9, 15, 16, 17 SETTEMBRE 2017

“Periferie della Mente. Universi noir tra finzione e realtà”

Al via il terzo appuntamento con il festival delZoccaNoir 2017 IIII edizione Noir in Appennino, organizzato dal Comune di Zocca in collaborazione con l’Associazione Giardino filosofico e inventificio poetico. Per il terzo anno Zocca, paese della musica, dei borghi storici e delle specialità gastronomiche d’Appennino, si tinge di  noir. Tre giornate di dialogo fra pubblico, artisti,   critici   e   romanzieri   sulla   letteratura   del   crimine   e   d’indagine.   Con un’anteprima da non perdere.

Periferie della mente. Universi noir tra finzione e realtà

La chiave del festival fin dalla sua prima edizione è stata mostrare come una lettura noir del mondo ci mette in grado di esplorare i diversi campi della conoscenza e le tematiche   dell’attualità,   e   come   il   ‘genere’,   facendosi   specchio   e   metafora   dei tempi, può indicare la via ad un pensiero differente. Anche quest’anno il dialogo si snoderà   intorno   a  letteratura,   arti,   politica   e   società:   dal   romanzo   alla saggistica,   dai   mass   media   al   teatro,   dalla   pittura   al   fumetto,   con   la partecipazione   di   autori   e   studiosi   che,   per   la   loro   particolare  sensibilità   ed esperienza, hanno un contatto privilegiato con l’attualità, la storia e l’immaginario collettivo.   Di   particolare   rilevanza   il  Cantiere   sulla   violenza   alle   donne,   per interrogarci sotto il profilo letterario e sociologico sui motivi e le azioni possibili per uscirne,   e   lo   spazio   riservato   alle  scritture   giovani   ed   esordienti,   con   la partecipazione degli studenti delle elementari e medie del Comune di Zocca, che presenteranno   in   un   incontro-spettacolo   le   loro   opere,   esito   di   un   laboratorio sull’audio documentario, e gli allievi della  scuola di scrittura Bottega Finzioni  di Bologna, fondata da Carlo Lucarelli, che rifletteranno sulla scrittura come mestiere fra istanze creative ed esigenze professionali. Al  noir  per immagini è dedicato un incontro d’eccezione con due dei più grandi fumettisti italiani, mentre nei consueti Cantieri con le autrici e gli autori parleremo dei tanti linguaggi per narrare i misteri e gli aspetti oscuri dell’Italia, nella storia e nella contemporaneità.

Ad   arricchire   il   quadro   degli   eventi   ci   sarà   una   emozionante  Anteprima   il   9 settembre  che  toccherà   un   altro   Comune   (Valsamoggia)   e un’altra   provincia,   il Bolognese. Percorsi d’arte, lettura e teatro, con un omaggio speciale al maestro del genere, Edgar Allan Poe, racconteranno gli stili, gli approcci e il senso di un pensare comune in una realtà sempre più complessa, contraddittoria e faticosa.

Cos’è una “Festa Cantiere” ?

“Festa   Cantiere”   è   più   di   un   nome   scelto   per   la  manifestazione,   è   anzitutto   un concetto: l’idea di lavorare insieme con il piacere di farlo per costruire un sapere condiviso   e  aperto:   un   punto   di   vista   sul   mondo   che,   mostrandoci   quanto   si nasconde nella parte oscura (noir, appunto) dei tempi che stiamo vivendo, ci aiuti a trovare strade per costruire un’alternativa.  Lo  faremo   fra  le  colline dell’Appennino,  dentro  rinfrescanti   cornici  naturali  e  al riparo dal cemento e dal caos della città. La riflessione non si fermerà al termine degli incontri. Proprio perché non c’è lavoro senza festa, i lettori e tutto il pubblico avranno  l’occasione di degustare, assieme agli ospiti del festival, le specialità tipiche in ristoranti attenti al patrimonio enogastronomico della zona. E insieme continuare il dialogo.

I partecipanti

Autori: Barbara Baraldi, Carlo Lucarelli, Loriano Macchiavelli, Sergio Manghi, Antonio Manzini, Marilù Oliva, Giampiero Rigosi, Giampaolo Simi, Marcello Simoni, Valerio Varesi.
I critici e giornalisti: Daniele Barbieri, Marco Bertozzi, Mauro Castelli, Camilla Ghedini
Gli attori, musicisti e registi: Roberto Benatti, Andrea Lupo, Marinella Manicardi, Simone Maretti, Teresio Testa
Gli artisti: Eleonora Busi, Otto Gabos, Vittorio Giardino, Angelo Rambaldi, Giorgio Tomba
e inoltre: gli studenti dell’Istituto Comprensivo “Martiri della Libertà” di Zocca e gli allievi della Bottega di Narrazione Finzioni di Bologna

Clicca sulla macchia qui accanto per il programma e il sito ufficiale della manifestazione

 

 

 

A proposito di Uno sterminio di stelle.

 

Il 29/07/2017 un certo zan scriveva questo parere su ibs. Riguardava il mio romanzo Uno sterminio di stelle:

“Si lascia leggere con gradevole facilità, anche se non mi sembra fra i migliori della serie. I personaggi sono i soliti degli ultimi romanzi e la trama, malgrado un inedito (per Macchiavelli) rimbalzo fra epoche diverse, prende ma non tantissimo. Un po’ imbarazzante il trovare in questo romanzo intere pagine di copia e incolla, identici fino alla virgola, con parti di romanzi precedenti.”

Mi dispiace perché evidentemente non sono riuscito a far capire al lettore le mie intenzioni.
Non ho riportato intere pagine di copia e incolla, identici fino alla virgola, con parti di romanzi precedenti perché sono infingardo o sfaticato. O tanto per fare pagine. E non sono per nulla imbarazzato.
L’ho fatto perché con questo romanzo ho voluto rendere omaggio ad alcuni personaggi di romanzi precedenti che, secondo me, sono particolarmente riusciti.
Sono:
La barista del bar del mercatino;
Locasciullo e Feliciani, della scientifica;
Salvatrice Prenotato;
Poli Ugo, viceispettore aggiunto, lo Zoppo;
Climèt, detto Chèroté;
Trebisonda, gambe snelle, lunghe e ben portate, scoperte il giusto e posate su tacchi di dodici, sottili come spilli. Sedere degno di nota. Come i fianchi e tutto il resto. Vero nome Dirce (quasi Circe)…

Insomma, una specie di passerella e non solo per personaggi, ma anche per situazioni particolari. Per me, riportare intere pagine non voleva dire tirare via. Non sono il tipo, dopo 43 anni di libreria. Voleva dire ripresentare quei personaggi e quelle situazioni con le stesse parole, virgole comprese, in modo che subito il lettore potesse individuare il romanzo nel quale li aveva incontrati e collocarli, nella sua memoria, nella giusta dimensione.
Forse Zan non leggerà mai questa nota, ma l’ho scritta e messa sul sito per i futuri lettori che la pensassero come lui.