senatore,

a te va piuttosto bene e non scusarmi se uso il ‘tu’. Sei anche al mio servizio. O dovresti, ma come farai se te ne vai sempre in giro? A me per salire a Mons umbrarum, che è a due passi, fanno una quantità di problemi. E c’è la zona gialla, poi arancione e poi arancione spinto e rossa e rossa cupa. Tu giri tutto il mondo e nessuno ti chiede niente: come ci riesci? Vuoi vedere che ci sono cittadini di sere A e altri serie B. Anzi di serie Z.
macchia

APPENDICE AL 30-03-2021: dai romani …
Quousque tandem abutere, Senator, patientia nostra? Quamdiu etiam furor iste tuus nos eludet? Quem ad finem sese effrenata iactabit audacia?
… ai toscani (intesi come sigari):
Fino a quando dunque, Senatore, abuserai della nostra pazienza? Quanto a lungo ancora codesta tua follia si prenderà gioco di noi? Fino a che punto si spingerà [la tua] sfrenata audacia?
Marco Tullio Cicerone,
manipolato da macchia.

3 commenti su “senatore,”

  1. Sudditi! Molto realestico.
    Mi ritorna in mente una copertina di “Cuore” di parecchi anni fa:
    “Dopo un giro di consultazioni, la nostra serena analisi.
    HANNO LA FACCIA COME IL C _ _ O”

    Ciao Ciao

  2. in effetti, a parte l’opportunità politica e “morale” di andare a prendere contributi o compensi i paesi non certo democratici, se anche il nostro senatore ci andasse per amore del deserto e dell’Islam , che cavolo di esempio ci darebbe?
    Noi ci sogniamo anche solo una passeggiata in collina, sempre a rischio sanzione se si va a fare benzina 100 metri fuori dal confine comunale!
    Altro che cittadini, finanche di serie z, mi sa che si ritorni sudditi!

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