APPELLO AI MIEI 26 LETTORI

Carissimi Ventisei, non ci sono dubbi che viviamo tempi oscuri, per dirla con B.B. Stamattina, 23 novembre 2019, ne ho avuto l’ultima e più triste (o tragica?) conferma: il 50 per cento degli italiani aventi diritto sarebbe intenzionato a votare per Salvini e i suoi derivati. Tanti sono gli italiani che non hanno memoria? L’hanno perduta o non l’hanno mai avuta? Il mio pensiero è andato a quelli che ci hanno messo la vita per consegnarci quel poco di democrazie che ci ha fatto arrivare decentemente alle soglie del 2020. Siamo solo 26, ma possiamo fare qualcosa assieme per ricordare a tutti cos’è accaduto 75 anni fa.

7 commenti su “APPELLO AI MIEI 26 LETTORI”

  1. Rispondo alle lettere di Enzo e Gilberto (due dei Ventisei) invitandoli a leggere la lettera di Maurizio Verona, Presidente del Parco Nazionale della Pace, ricevuta stamattina. Andate su Google e scrivete “Siamo in una democrazia fascista”.
    Leggete e diffondete. Grazie.
    loriano

  2. Caro Loriano le nuove tecnologie hanno “insegnato”, soprattutto alle nuove generazioni, a non ricordare fatti e storie di appena qualche tempo addietro (anche nel campo artistico, chiedi chi erano i Beatles, cantavano gli Stadio). Questo non può che fare piacere ad alcuni poteri forti che parlano alla pancia e non alla TESTA delle persone. In più, onestamente, la sinistra latita… noi possiamo e dobbiamo tenere il lume dei valori di sinistra acceso! Cordiali saluti.

  3. Caro Maestro Loriano,
    Penso che la politica sia distante dalla gente e dalle problematiche giornaliere
    Mancano molti ideali persi nel tempo.
    La voglia di cambiamento viene confusa e strumentalizzata cercando di far rivivere brutte pagine storiche….
    Non credo che la democrazia sia ancora in pericolo ma bisogna ritornare a parlare di storia e di valori e ideali persi…

    1. Ho qualche difficoltà a pensare che la politica sia distante dalle gente, caro Gilberto. Credo piuttosto che sia la gente a starsene lontano. Perché impegnativo occuparsene, perché è faticoso, perché è comodo delegarla ad altri, perché “chi me lo fa fare?” eccetera…
      Quanto alla democrazia… La democrazia è una costruzione talmente delicata che basta l’azione, anche di un singolo, per farla perlomeno vacillare.
      Pensa alla Costituzione, che è il termometro della nostra democrazia. Dopo 75 anni dalla sua nascita, ha trovato applicazione il 20 per cento, più meno.
      E cosa dovrei pensare del 30 e passa per cento degli italiani aventi diritto di voto che sostengono una società di individui con diritti differenti a seconda della loro nascita, nazionalità e razza?
      La parità dei diritti è alla base della democrazia. Poi ci sono gli opinionisti, quelli che pontificano dallo schermo tv, sempre gli stessi. La maggioranza di loro, se non la totalità, sostiene che viviamo tempi nei quali la democrazia ha solide basi e non corre percoli.
      Sono preoccupato.
      Vorrei tanto che avessi ragione tu, caro Gilberto.
      Nell’attesa di una conferma, noi, tu e gli altri 25, continuiamo a leggere. Male non fa.
      loriano

      1. Caro Maestro Loriano,
        Continuiamo a leggere, la Cultura apre ponti e non muri verso il prossimo
        Credo che la gente no non si avvicina alla politica e vota sempre meno forse perché manca un personaggio politico carismatico che riesca a risvegliate gli ideali assopiti di socialità….
        Cosa pensa? Potrebbe essere questo il motivo?
        Un abbraccio

    2. Caro Maestro Loriano,
      Noi 26 lettori continiuamo a leggere.
      La cultura certamente è la base per evitare di creare muri di odio e razzismo.
      Il pensiero scritto è importante ,probabilmente la gente si è allontanata dalla politica e votando sempre meno e delegando ad altri i poteri legislativi .
      Probabilmente manca una figura politica carismatica che riaccenda gli ideali?
      Cosa pensa?
      Un abbraccio

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *