Flavio Bucci, per aver trasmesso la tua arte di grande attore al mio Poli Ugo, Archivista. Grazie anche per la tua disponibilità verso chi, allora, non era nessuno.
loriano
e gli altri che hanno partecipato alle riprese de
L’ARCHIVISTA (link).
Tutti gli articoli di Loriano
articolo 21
Tutti hanno il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione.
In questi giorni il mio pensiero, che qui manifesto, spero liberamente, è il seguente: temo che non tutti coloro che criminalizzano la sospensione della prescrizione siano in buonafede. Temo che alcuni (tanti o pochi) pensino al loro futuro di indagati. Se no, non capirei tanto rancore, tanta acredine come mai in passato contro una legge approvata dal Parlamento ed entrata in vigore dal primo gennaio 2020.
Roberto Pirani ci ha scritto.
Intanto: chi è Roberto Pirani? Un signore che le cose letterarie le sa. Che ha inventato e dirige la Pirani Bibliografica Editrice. Ha un archivio letterario, credo, fra i più importanti posseduti da un privato.
Un signore che stimo per la sua onestà intellettuale e per le sue conoscenze nel campo della bibliografia e per la sua cultura letteraria. Conoscenze e cultura che spesso mi sono state preziose.
Ha letto La bambina del lago e ci ha scritto una lettera.
Raramente riporto in questo spazio pareri favorevoli sui miei romanzi. Stavolta lo faccio perché sono sicuro che le poche righe scritte da Roberto Pirani e che troverete qui sotto, potrebbero dare ai lettori de La bambina del lago una chiave interessante per entrare meglio in un romanzo al quale Sabina e io teniamo molto.
Scrive Roberto Pirani:
Ho letto con curiosità e con interesse il ‘vostro’ libro. Una intenzionale fiaba, che da un lato si nutre dei tuoi ricordi, della conoscenza diretta e dell’amore viscerale che hai per la montagna e per gli uomini che la abitano, dall’altro dell’approccio sensitivo (un particolare senso del fantastico) e intellettuale (richiami culturali molteplici), credo di Sabina. Ma in definitiva poco importa ritrovare da dove provengano i diversi rivoli narrativi. Di fatto siete riusciti a fonderli in una narrazione, che, dopo un inizio un po’ incerto per la quantità degli stimoli offerti, acquista sempre più compattezza e scioltezza fino allo splendido finale. Ho scritto ‘fiaba’, ma più ci penso, credo che la struttura fiabesca sia in buona parte di superficie, un ‘divertissement’ nel senso serio della parola. Penso che sarebbe piaciuto moltissimo il vostro libro al Voltaire dei ‘contes philosophiques’. Moltissimi davvero gli elementi compositivi e i piani narrativi: una ricchezza di dati inusitata per il genere e, a mio parere, comprensibile e godibile solo da adulti e, non solo, da adulti maturi. La mia mente continua a correre da un personaggio all’altro, da un evento all’altro, ogni volta con rinnovato piacere. Mi ha ‘intrigato’ molto La bambina nel lago.
APPELLO AI MIEI 26 LETTORI
Carissimi Ventisei, non ci sono dubbi che viviamo tempi oscuri, per dirla con B.B. Stamattina, 23 novembre 2019, ne ho avuto l’ultima e più triste (o tragica?) conferma: il 50 per cento degli italiani aventi diritto sarebbe intenzionato a votare per Salvini e i suoi derivati. Tanti sono gli italiani che non hanno memoria? L’hanno perduta o non l’hanno mai avuta? Il mio pensiero è andato a quelli che ci hanno messo la vita per consegnarci quel poco di democrazie che ci ha fatto arrivare decentemente alle soglie del 2020. Siamo solo 26, ma possiamo fare qualcosa assieme per ricordare a tutti cos’è accaduto 75 anni fa.
UN CONSIGLIO AI MIEI 26 LETTORI
uno in più di quelli che aveva Alessandro Manzoni: c’è da esserne fieri, no?
Bene, ai miei 26 lettori consiglio di leggere La bambina del lago. Non perché l’ho scritto io (assieme a Sabina), ma perché l’ho letto e riletto e sempre ho scoperto nuovi stimoli. E per un romanzo, ve l’assicuro io, non è pregio da poco.
Per cui, BUONA LETTURA da
loriano
P.S.
Non ricordo di aver mai consigliato, prima d’ora, la lettura di un mio romanzo.
lor.